Shazam, abracadabra, apriti sesamo....una serie di parole che rievocano il magico e la spiritualità. Una serie di parole che in fin dei conti pronunciamo senza neanche sapere a volte il loro significato. Il senso di questo quadro è proprio questo: il non senso o per meglio precisare l'ambiguità. Tutto è partito dalle precise direttive del cliente che mi ha commissionato il dipinto...mi piacerebbe avere un quadro con colori giallo e nero, un quadro "carico". Una parola ambigua, una parola che potevo interpretare in diversi modi, una parola che mi ha lasciato la porta spalancata...una semplice parola che mi ha tenuto disarmato fino a prima di iniziare l'opera e ancor di più mi ha tenuto disarmato per diverse ore davanti ad essa perché non concepivo quel senso di carico e non avevo il coraggio di iniziare ad usare il colore nero perché avevo paura di un fallimento.
Ho iniziato così con uno sfondo color giallo, un bel giallo solare e riposante e poi ho dovuto attendere. Ho girato e rigirato sulla tela distesa sopra al pavimento, continuavo a spatolare con la spatola il colore giallo, cercando di farlo asciugare il più possibile per non mescolarsi al nero una volta riversatolo sopra... per un paio d'ore è andata proprio così nell'attesa che arrivasse il momento giusto. La musica, quella che ascolto sempre e che mi guida magicamente per ogni quadro che eseguo, continuava a ritmare nell'aria e finalmente quando arrivò al giusto "accordo"
mi fece partire:
...una scarica di adrenalina impressionante che non avevo mai provato in vita mia mi ha assalito improvvisamente e ripetutamente. Son stati circa tre minuti...ero già esausto mentalmente e quest'onda mi ha scosso violentemente, ma ciononostante ogni tocco sulla tela è stato preciso e diretto e ho avvertito da subito che era tutto filato liscio, per il meglio, senza errori. Mi allontano dal quadro... e la soddisfazione trabocca dal mio sorriso. Era fatta, avevo superato il punto di non ritorno e non mi rimaneva altro che dare un senso a quella potente macchia nera.
Il mio intuito mi ha portato a disegnare al suo centro due coppie di vibranti ali nascoste in un delicato vedo non vedo. Cosa sono? Cosa non sono? Sono le ali di due farfalle che volano sopra ad un campo? Sono le pale rotanti di due elicotteri in pattugliamento? Sono i pannelli dei bracci di due satelliti ad alta quota? Sono due occhi, gli occhi di chi vigila sin dalla creazione su di noi? Sono i classici "sigilli" che circoscrivono una determinata zona radioattiva? Chi lo sa... tutto però fa pensare ad un qualcosa che dall'alto scruta verso il basso, che sembra quasi tuffarsi verso l'abisso.
Non dirò il senso del quadro come d'altronde il cliente ha deliberatamente deciso di non darmi un preciso tema per esso. Non vorrò condizionarvi, vorrei che ognuno di voi concepisca, osservandolo, la propria interpretazione. Il quadro dal vivo è di una potenza sconvolgente alla pari delle enigmatiche magiche ed occulte parole chiave forgiate dalla notte dei tempi: abracadabra, apriti Sesamo... SHAZAM! |