Riflessioni
a mano libera sull'arte astratta contemporanea, comunemente chiamata arte
moderna.
Gentilissimi visitatori vorrei in questa pagina web esprime le mie sensazioni su
quello che sta accadendo al panorama internazionale
dell'arte. Escludendo i pochi e veri artisti che ormai si contano sulle dita delle
due mani, il mondo della pittura moderna e delle arti visive in generale si sta muovendo purtroppo su due filoni ben distinti, subdoli
e blandi. Il primo è l'invasione nel mercato dell'arte
di una marea di dipinti (se così li vogliamo chiamare) fatti in serie eseguiti seguendo
un metodo di duplicazione seriale.
Praticamente sono fatti a mano, ma il risultato è un'invasione nell'offerta globale,
di quadri uno uguale all'altro, dove la pesonalità
e gli stati d'animo dell'artista che dovrebbero essere presenti e dominanti sopra
ogni dipinto, sono praticamente assenti.
Questi quadri o addirittura stampe li potete trovare ormai dappertutto nel web,
da ebay a megasiti con migliaia di pezzi in campionario.
Lo stile chiaramente è
sempre lo stesso, come d'altronde i prezzi.....bassissimi, dai 90 ai 250 euro al
massimo.
Un affare. Bene!... Quindi comprate il vostro quadretto lo appendete e....... e niente.
Sicuramente non vi trasmetterà l'enerigia e
l'emozione di un pezzo unico, e sicuramente non sarà un dipinto che acquisterà valore
nel tempo. E' costato poco e varrà
sempre meno. Questi manufatti stanno abbassando, se non azzerando, il livello e
la qualità dell'arte contemporanea.
Il secondo filone è dato da veri artisti ormai divenuti famosi,che creano opere
originali e autentiche, ma approffittano della loro
posizione di affermazione artistica per proporre al pubblico, spacciandoli per capolavori,
qualsiasi cosa gli passi per le mani.
Attenzione però, cosa si intende per asrtista o pittore famoso? Oggi si fà in fretta
a diventare famosi. O si viene selezionati
per partecipare alla Biennale di Venezia, oppure si ha la fortuna di trovere una
galleria d'arte affermata, o megli ancora un buon
mercante d'arte, che ti pompano, e nel giro di due anni il pinco pallino diventa
una star. Ma notorietà e fama in questo campo,
vanno di pari passo con originalità e qualità? Assolutamente no! Ho avuto la fortuna
di poter visitare diversi musei d'arte
contemporanea, ma soprattutto ho sentito parecchi pareri di conoscenti e amici i
quali a loro volta hanno visitato gli stessi e altri
musei. Le critiche suonano all'unisono. Chilometri di corridoi addobbati con oggetti
firmati, dei più disparati.....
una sedia con tre gambe, uno sportello d'auto ammaccato, cumuli di sacchetti dei
rifiuti sistemati ad hoc, lenzuola appese
nei corridoi...... altra oggettistica da rigattiere assemblata alla meno peggio.
Negli anditi dei musei la gente si diverte e ride, e
non vede l'ora di proseguire per farsi un'altra risata con la prossima installazione.
Ma dove sono finiti i tempi dove al museo
una persona andava per contemplare e immergersi nel completo silenzio verso un capolavoro
in esposizione?
Il vero artista che entra in questo girone perverso e speculativo, si trova ad un
certo punto a sminuire sino ad annientare
la propria creatività. Infatti il mercato mondiale di un pittore famoso ha una richiesta
enorme da soddisfare. A questo punto
la qualità dei lavori si abbassa notevolmente in quanto l'artista è costretto, pur
di vendere, ad una produzione di dipinti
in massa, con conseguente azzeramento di originalità e creatività. Si avvia una
produzione di quadri e sculture tutti uno uguale
all'altro il cui unico scopo finale è la vendita speculativa. In questo caso, a
mio parere, non si tratta più di arte, ma di
freddo mercato finanziario. Le quotazioni di un artista famoso salgono e scendono
come nella borsa finanziaria, senza tenere
per niente conto della qualità delle opere proposte al pubblico. Nella borsa le
azioni di una società nella maggior parte dei casi
variano in base a movimenti speculativi che non hanno nulla a che vedere con la
qualità dei servizi che la ditta stessa offre.
La stessa cosa avviene purtroppo nel mondo odierno dell'arte.
Fabrizio sanna nasce a cagliari,
classe 1976. Oggi vive a villasimius un piccolo paesino nel sud della sardegna.
e' qui che ha sede il mio studio. fabrizio sanna, nome d'arte goa, sono un artista
che dipinge quadri astratti di arte moderna. la tecnica pittorica che uso maggiormente e'
l'action painting o il dripping. i colori che adotto sono acrilici e smalti all'acqua;
tecnica mista. le
tonalita' di colore sono essenzialmente scure con predominanza del nero. il telaio dei dipinti è a doppio spessore e di ottima qualità. i miei
quadri astratti sono catalogati come arte contemporanea. in questo sito web
si vuole dare spazio sia all'esposizione delle mie opere che alla vendita dei quadri online. il sito e' suddiviso in diverse categorie come le gallerie dei dipinti
suddivise per anno di realizzazione. data l'unicita' di ogni singolo quadro astratto si puo'
parlare di vere e proprie opere d'arte. in questo spazio web, presento una galleria virtuale
di tutti i quadri che ho realizzato fino ad oggi. si noterà che nelle mie tele non
vi è traccia di alcun riferimento figurativo...l'astrazione fa da padrona e mi obbliga
a non poter nemmeno sfiorare il supporto se non in qualche rara eccezione. incominciai
a pensare a dipingere quando ero alle prime superiori. ogni tanto riflettevo: mi
piacerebbe diventare un pittore famoso, potrebbe essere anche facile. un genere
pittorico che mi affascinava da tempo era l'astrattismo moderno e precisamente l'action
painting; niente di più facile pensai; basta lanciare un pò di colore sopra ad una
tela ed il gioco è fatto. non avevo la più palllida idea a quello in cui stavo per
andare incontro. non sò dirvi il perchè ma i miei primi "disegni" furono puramente
figurativi, non facevo altro che dipingere elementi figurativi e precisini. di dripping
nemmeno l'ombra. incominciai a capire che un quadro era molto più di un tocca e
fuga, incominciai a capire che in ogni opera avrei dovuto mettere parte o tutto
di me stesso. ci vollero quasi cinque anni per aver la soddisfazione di poter eseguire
qualche "lancio" di smalto. e già una cosa è qualche lancio, un'altra è.....riuscire
a omogeneizzare 200, 300 lanci sopra una tela e rendere il risultato finale armonioso
e pulito. si parte da una tela bianca. il difficile è: e adesso come la riempiamo?
se dovessi disegnarci qualcosa sarebbe molto più semplice, oppure potrei andare
in campagna e ricopiare un paesaggio o non sò un tramonto.ma riuscire a dare un
senso ad un opera senza poter nemmeno toccare la superficie di lavoro e senza avere
alcun riferimento figurativo da poter riportare sul progetto è una cosa ardua. la
parte più difficoltosa poi sono i lanci del colore; bisogna prendere una notevole
domestichezza perchè se uno schizzo di smalto cade su una porzione di quadro indesiderata
è la fine, l'equilibrio che si voleva dare manca ed è tutto da buttare. sì, nel
dripping non sono ammesse correzioni e di quadri ne ho buttati diversi ve lo posso
garantire.e poi c'è la firma. non lo capirete ma cercherò di essere veloce. un'opera
che non è completamente "finita" o è di cattivo esito non si può autografare. anche
se ho perso parecchie ore di lavoro non ce la faccio. non posso mettere la firma
su di una tela che non è riuscita bene. è il quadro stesso che mi dice quando è
saturo di colore. poi esamino minuziosamente ogni dettaglio, l'equlibrio dei colori,
l'armonia generale. nel caso occorrano, aggiungo le goccie di colore ipnotiche.
bene quindi ho solo detto cominciai con qualche lancio di smalto...capii ben presto
che le tecniche pittoriche erano solo una finistra sulla facciata di un grattacielo.
incominciai a documentarmi (non tanto per dir la verità, ma quanto basta). notai
che c'era un qualcosa che accumunava diversi grandi pittori. non lo sò erano tutti
un pò strani; chi alcolizzato, chi drogato, chi mi fumo l'impossibile, chi pazzo.
la maggior parte dei maestri della storia della pittura ha dipinto sotto un volontario
stato di semi-coscenza o comunque sotto uno stato alterato della realtà. non mi
sono mai fatto prevalicare in tutta la mia vita da nessuna delle sopracitate, e
quindi avevo un asso in meno nella manica da poter giocare. sono però un grande
amante della musica. ammetto che il palinsesto musicale mondiale è vastissimo e
qualsiasi genere ha i suoi fan che in determinati casi si strappano i capelli davanti
ai loro idoli ( vedi i beatles o micheal jackson ), ma la musica che ascolto io
è davvero particolare. non è diffusissima in italia infatti i cd's devo farli arrivare
dalla germania o dall'inghilterra. si è sviluppata nelle spiagge di goa un piccolo
stato dell'india fulcro della meditazione extracorporea. queste sonorità generano
bassi con frequenze bassissime e bpm elevati. il cuore accellera e accellerano anche
le comunicazioni nervose involontarie. l'intento e lo scopo sono di far percepire
all'ascoltatore sensazioni paragonabili a stati non riconducibili alla normalità.
campiono solo musica genere goa trance, hypnotrance, trance psychedelic, technoshock.
a me bastano solo un paio di note. capisco questa musica come se l'avessi scritta
personalmente. capii dunque che l'esecuzione di ogni singolo quadro astratto esigeva
di questo tipo di affiancamento. mai provato nulla del genere. la
concentrazione nell'eseguire l'opera è assoluta, non vi sono interferenze di nessun
tipo. Comunque adesso basta.
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