Di seguito, parte della conversazione avvenuta con i clienti commissionanti dell'opera.
Carissimi, partiamo dal principio...le vostre richieste: “boschi, montagna, laghetti montani”. E poi: “foresta con fiori colorati”. Il tutto abbinato al living minimal del vostro soggiorno color grigio. Richieste che non vi nascondo mi hanno fatto assalire dall'ansia. Sono abituato ad esprimere sulla tela tematiche “forti” quali i misteri dell'universo, verità nascoste, i labirinti più nascosti della mente. Al contrario voi mi avete chiesto un qualcosa di assolutamente solare, terreno e concreto, un qualcosa che poi io personalmente adoro particolarmente: la natura. Natura che però non riesco quasi mai ad imprimere sopra la tela.
E quando oramai stavo per cadere sul baratro, nel vuoto ispirativo più assoluto, ecco che invece arriva la tanto attesa ispirazione: avrei raffigurato sulle due tele richieste, la fantasia, la voglia di evadere, la voglia di sognare, il desiderio di un qualcosa che per noi è diverso, un qualcosa di meglio! Avrei raffigurato in parole povere, quello che la bambina Heidi vedeva, sognando ad occhi aperti, dalle buie e tetre stanze della casa di Francoforte. Le sue amate Alpi, la sua immacolata natura, i fiori, gli alberi, i laghetti, il verde. Avrei racchiuso infine il tutto dentro ad un perimetro grigio, simboleggiante i bordi della finestra (lo schermo del sogno) e le grigie pareti in pietra degli storici edifici della metropoli tedesca.
Ma ora passiamo ai dettagli: “Sognando la libertà”. Uno scenario in pieno stile Monet, raffigurante un campo fiorito multicolore, piccole pozze d'acqua ed il verde di qualche sporadico albero nella pianura. Come in un sogno, tutto rimane offuscato, rarefatto, sospeso tra magia e realtà. Un lampo nero immerso in un grigio verde che riflette i colori del campo sottostante, ci “ricorda” di svegliarci. Al centro, un pallino rosso indica la coscienza del sogno, la fase rem, la consapevolezza.
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