E' possibile che noi siamo gli ignari protagonisti di un sogno? E se invece fossimo i suoi inconsapevoli autori? Vi è mai capitato di ripetere un sogno più volte, prendere consapevolezza di ciò che sta succedendo durante il sogno e a quel punto modificarlo? A me capita spesso... Domanda: se la vita fosse un sogno, una realtà neuronica simulata, potremmo una volta acquisita la consapevolezza gestirla a modo nostro alla pari di un sogno fatto e rifatto più volte?
Nel dipinto, frammenti, tasselli di coscienza, impazzano tra loro come i pezzi di un puzzle cubico che non trovano un'adeguata connessione con nessun altro pezzo, avendo ognuno tutti i lati lisci, senza alcuna possibilità di aggancio. Provengono dalla coscienza, rappresentata da una macchia nera, e si diffondono per mezzo del sogno dentro la vita, rappresentata da una formazione di color azzurro immersa in un etereo bianco. Connessioni vitali di colore rosso, spugne animiche ma pur sempre vitali di colore blu sembrano disconnesse tra loro ed i tasselli di conoscenza prendono ognuno una propria strada senza interconnettersi con nessun altro elemento.
La coscienza genera il sogno, il sogno genera la vita e la nostra mente ci fa percepire il tutto. Tutto pare confuso, ma da questa confusione, grazie all'esperienza, si svilupperà una nuova ed ordinata vita. Toccherà a noi in seguito, capire se questa nuova vita è il frutto di un'esperienza reale oppure se è semplicemente un sogno. Per questo ci è stato dato il libero arbitrio; ci è stata data la facoltà di poterci svegliare e prendere nelle mani le redini della nostra vita. Basta semplicemente volerlo e prenderne consapevolezza. Cartesio disse: Cogito ergo sum, "Penso quindi sono!".
Quando ci sveglieremo capiremo che tutto può essere, capiremo che potremmo trasformare ogni nostro sogno in pura, semplice realtà.
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