"The dark side", un'incredibile esplosione carica di energia e vibrazioni. Tempo fa, un mio cliente mi disse: sarebbe davvero bello un quadro che avesse come tema principale
"la morte nera" di guerre stellari, la grande navicella a forma di sfera nera protagonista della seria cult "Star Wars". Subito l'idea mi piacque, e promisi alla mia mente ispirativa che un giorno avremmo provato a disegnarla.
Una mattina, mattinata di "pittura", avevo voglia di fare un quadro con lo sfondo nero ma sapevo che non era ancora il momento per la morte nera. Ho iniziato quindi a dipingere lasciandomi trasportare verso ignote strade dal mio "io". Dopo due ore
di pennellate e dripping, è venuta fuori una bella "chioma" di color bianco sulla destra.... Giro e rigiro attorno al quadro chiedendomi... cos'è? che cos'è?... Faccio quindi una cosa che non oso mai fare: prendo la tela e la capovolgo da orizzontale a verticale (non cambio mai il senso, la direzione ispirativa iniziale). Una volta messo in verticale mi accorgo subito che la chioma bianca richiama immediatamente i capelli di Einstein. Bello! penso... e decido di continuare per fare un'opera omaggio al grande fisico. Dipingo i due occhi e prendo il color rosso per disegnare la famosa lingua immortalata nella celebre fotografia dove Einstein fa la linguaccia. Questo è stato un passaggio decisivo perchè non volevo usare assolutamente e volutamente il rosso sopra al color nero quella mattina!
Disegnata la lingua il quadro ha perso la sua magia, ho cancellato gli occhi e sfumato la lingua con la spatola. Il quadro è tornato nella sua direzione originale, l'orizzontale, e tutto è dovuto ricominciare ripartendo dalla chioma bianca che rimaneva ancora un bel punto stabile della tela. In questo preciso momento mi ricordo che prima di dare il nero di sfondo, avevo steso un bel color azzurro sulla tela. Prendo una spatola piccola e creo dei piccoli solchi nel color nero, proprio come il laser incide un compact disc per crittografare i dati incidendoli al suo interno. L'effetto viene egregiamente. Il mio pensiero mi riporta alla chiama bianca che visivamente aveva una forma parabolica e l'associo subito alla rotondità del compact disc: bingo! Stavo inconsciamente disegnando la morte nera di Star Wars (ho ancora la pelle d'oca...mi son quasi spaventato quando ho capito tutto). Mi butto a capofitto sull'opera. Dovevo riuscire, nel suo profondo nero, a sprigionare la forza, l'energia,
ed alla fine penso di esserci riuscito.
Il quadro, nonostante il suo valore simbolico che riporta al male dell'impero stellare,
dona all'osservatore un senso di pace. La sfera è contornata da un fascio di riposante luce bianca ed il suo interno brilla di energia color azzurro. E' come se fosse viva, come se pulsasse di vita propria. Il blu ricorda l'acqua e la vita. Nella sua sporgenza bianca, una serie di spatolate, ricordano i grattacieli di New York...è come se ai suoi estremi vi sia una città...è come se la morte nera sia uno spaccato, una fotografia della nostra "madre terra" con un nucleo freddo pieno di acqua vitale ed una città che "vive" nella sua crosta esterna affacciata nel più buio e profondo spazio nero. Alla sua sinistra un incredibile action painting nero lucido che sovrasta elegantemente tono su tono lo sconfinato nero opaco di sfondo. Un penetrante nero su nero. Osservando il quadro, ci si accorge del suo "moto/senso circolare" e questo può risultare dopo un'attenta analisi, addirittura ipnotizzante.
Sapevo fin da subito che sarebbe stata un'impresa ardua trasformare in astratto quella possente sfera metallica. Ma come sapete cari amici, a me le sfide piacciono da morire... e la morte nera non è stata di certo un'eccezione. " The dark side "
omaggio alla leggendaria serie cinematografica Star Wars. |