"Buchi neri e macchine del tempo" è un'opera alla quale
tengo davvero tanto. E' la quarta di una serie fortunate di tele,
che intitolo con questo nome. Il perchè è palese: ho una forte
ossessione per tutto quello che riguarda il cosmo, l'ignoto e l'infinito.
Il risultato di queste tre parole sono gli affascinanti quanto spaventosi
buchi neri, enormi macchine del tempo e fantastiche scorciatoie spazio-temporali.
Il fascino di questo quadro, sta proprio nel suo
enigmatico buio. Osservandolo attentamente, e soprattutto dal vivo, piano
piano si riescono ad osservare tanti dettagli: si intravedono galassie fluttuanti
nella polvere stellare, lanci di action painting nero che simulano
le stringhe spazio tempo..... un colore giallo intenso rappresenta la luce che viene
inghiottita dalla forza gravitazionale generata dal buco nero.Un quadro molto profondo nella lettura, un quadro
che ci impone rispetto nell'osservarlo, un quadro che ci fa cadere nei nostri
meandri più segreti.
"Associo il cosmo alla proiezione della nostra mente su di un piano. Miliardi di pianeti e
cellule neuroniche interconnesse tra loro che nel loro silenzio danno vita al tutto. E come
noi non riusciamo a comprendere i buchi neri, allo stesso modo non comprendiamo le nostre origini.
E come i buchi neri assorbono il tempo, allo stesso modo la nostra memoria incamera il nostro passato.
I buchi neri sono serrature cifrate per la chiave della nostra conoscenza. Sta a noi cercarla,
inserirla, ed aprire la porta...se un giorno avremo l'audacia di farlo"
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